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Nel corso di un convegno sulla Breast Unit dell’AOU Ruggi, la direttrice sanitaria Emilia Vozzella ha evidenziato, le novità che riguardano le pazienti. «Grazie all’attivazione della Pma, la Procreazione medicalmente assistita, una donna prima di iniziare un trattamento per il tumore può preservare gli ovociti. Abbiamo attivato un laboratorio che studia le mutazioni genetiche e che ci consente di intervenire con screening di prevenzione. Sono state rinnovate le apparecchiature, dagli acceleratori lineari, alla risonanza magnetica, ai mammografi digitali per fare contestualmente la biopsia».