Rimane in piedi la questione Cantone, soprattutto dopo che il gip del tribunale di Napoli ha chiesto l’archiviazione in relazione al procedimento in atto sulla veridicità dei documenti che l’ex manager del Ruggi ha prodotto per accedere alla carica di direttore generale.
Giuseppe Longo, direttore generale dell’Ospedale dei Colli e già commissario dell’Asl di Salerno (dal mese di giugno a quello di luglio del 2016) è il nuovo direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.
Longo, che vanta una lunghissima e qualificata esperienza in funzioni apicali e direttive in vari comparti della sanità campana, è stato nominato con una delibera di giunta nel pomeriggio odierno, non appena la Regione e l’Ateneo di Fisciano hanno formalizzato il loro accordo: su di lui, già da questa mattina – come vi avevamo anticipato – erano arrivati a convergere palazzo Santa Lucia e l’Ateneo salernitano.
A rendere Longo il candidato ideale alla successione di Cantone, il suo curriculum – di alta professionalità scientifica e qualificata esperienza manageriale, come ha sottolineato in un comunicato dal rettore Tommasetti – che conta la direzione sanitaria al Monaldi, il ruolo di subcommissario sanitario alla stessa Asl di Salerno e la vasta competenza anche amministrativa maturata da funzionario dell’Arsan (l’agenzia regionale per la sanità, in cui ha ricoperto incarichi in diverse fasi ed in più momenti negli ultimi anni).
Insomma, Longo arriva a Salerno con un bagaglio ricco e con il gradimento generale.
Rimane in piedi, però, la questione Cantone: il manager revocato sulla base di una presunta mancanza di requisiti formali ha proposto un ricorso d’urgenza al giudice del lavoro chiedendo di essere reintegrato anche nell’elenco dei direttori generali depositato in Regione.
I suoi legali contestano tutta la linea adottata dall’istruttoria condotta dalla direzione regionale per la sanità, che ha formulato un parere che ha indotto la giunta di Palazzo S.Lucia a deliberare la revoca di Cantone.
Tra l’altro, il giudice nella pronuncia sul ricorso dovrà tener conto anche di un’altra cosa: proprio in queste ore, il gip del tribunale di Napoli ha chiesto l’archiviazione per Nicola Cantone in relazione al procedimento in atto sulla veridicità dei documenti che l’ex manager del Ruggi ha prodotto per accedere alla carica di direttore generale.
Insomma, per il gip non c’è motivo di mandare Cantone a processo.
E questo può riaprire i giochi, anche all’ospedale di Salerno.