Apicella, dimissioni polemiche dalla magistratura

Redazione

Si è dimesso dalla magistratura l’ex procuratore di Salerno Luigi Apicella, protagonista – lo scorso dicembre – dello scontro tra la sua e la procura di Catanzaro, giocato sulle inchieste avocate all’ex pm, ed ora europarlamantare dell’Italia dei valori, Luigi De Magistris. Per quella vicenda, lo scorso 19 gennaio, Apicella era stato sospeso dalle funzioni e dallo stipendio dal Consiglio superiore della magistratura. La decisione di rinunciare a rimanere in servizio sino al compimento del settantacinquesimo anno di età è contenuta in una lettera che l’ex procuratore ha inviato al capo dello Stato Giorgio Napolitano, in quanto presidente del Csm, e al ministro della Giustizia Angelino Alfano. Una lettera in cui Apicella esprime amarezza per il trattamento ricevuto e lamenta il silenzio delle istituzioni, dell’Associazione nazionale magistrati e della stampa, sui fatti «gravissimi» ricostruiti nell’ordinanza con la quale la sua procura ordinò il sequestro del fascicolo Why not, che era stato avocato a De Magistris. E se il presidente nazionale dell’Anm, Luca Palamara si è limitato ad un “no comment” ufficiale nel rispetto di quelle che “sono scelte personali”, solidarietà all’ex procuratore capo di Salerno l’ha manifestata Antonio Di Pietro, presidente dell’Italia dei valori e a sua volta ex magistrato: “Le dimissioni di Luigi Apicella rappresentano una sconfitta per le nostre istituzioni, una brutta pagina della nostra storia. Come è accaduto in altri tempi a molti di noi, non gli è stato consentito di lavorare, anzi è stato demansionato e allontanato dal suo ruolo”.

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