“Ho deciso di lasciare l’Associazione Nazionale Magistrati”. Lo ha detto il procuratore di Salerno Luigi Apicella, sospeso per decisione del Csm dalle funzioni e dallo stipendio, al microfono di Sandro Ruotolo, nel corso di un’intervista che andrà in onda stasera ad “Annozero” aggiungendo: “Penso sia più utile devolvere ai bambini di Gaza le quote associative”. Durante il colloquio con Ruotolo, Apicella si dice sconvolto dalla decisione di Palazzo dei Marescialli, si difende dalle accuse di aver causato lo scontro tra le procure di Salerno e Catanzaro e rivendica la decisione di sequestrare le inchieste Why Not e Poseidone come «una mossa possibile» per verificare eventuali illeciti. Peraltro, durante la trasmissione di Santoro, il procuratore spiegherà di «aver evitato lo scontro. Tutti – ha assicurato – sapevano che gli atti non venivano dati». Secondo il suo racconto, infatti, «c’era già stata una nostra prima audizione il 9 gennaio 2008 alla Prima commissione del Csm su questa vicenda e soprattutto sulla questione dei magistrati di Catanzaro coinvolti nelle nostre indagini. Dopo aver fatto queste richieste e non aver avuto gli atti, si è verificato un altro fatto rilevante. De Magistris ricorda Apicella – ci aveva riferito di una situazione relativa all’archiviazione fatta dalla Procura generale di Catanzaro per Mastella secondo gli elementi da lui raccolti, prima che venissero avocati i procedimenti, non tutti gli atti posti a base della richiesta di archiviazione per Mastella erano stati trasmessi al gip. L’unico modo per verificare questa situazione direttamente era quello di sequestrare il processo». Intanto in città si scommette su chi sarà il suo successore alla guida della Procura salernitana. I nomi in ballottaggio sono quelli del procuratore aggiunto e coordinatore della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, Franco Roberti; quello del procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania, Alfredo Greco; e quello dell’attuale procuratore aggiunto e coordinatore della Dda salernitana, Enrico D’Auria. Nella corsa alla successione di Apicella è favorito Roberti, anche se come anzianità dovrebbe prevalere D’Auria, cui peraltro tocca adesso reggere l’Ufficio.
Apicella oggi ad Annozero
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