Investimenti per 250 milioni di euro destinati al completamento dello scalo (allungamento della pista e nuova aerostazione)

Aprirà nel 2024 l’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi

Altri 150 milioni per il potenziamento delle infrastrutture utili alla funzionalità dello stesso
Francesca Salemme

Aprirà nel 2024 l’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi.

L’annuncio, ieri, in occasione di “Aeroporto Salerno Costa d’Amalfi: work in progress e timeline”, un incontro organizzato presso la Camera di Commercio di Salerno per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori del nuovo aeroporto salernitano, che insieme a Capodichino formerà il Napoli- Salerno Gesac Airport, ovvero una infrastruttura unica con due piste, una a Napoli e una a Salerno, distanti 80 chilometri circa, e con una grande prospettiva per il futuro. Lo ha confermato l’AD di Gesac, Roberto Barbieri, che nel sottolineare che la realizzazione del Costa d’Amalfi va avanti nei tempi previsti, ha rivelato che il mercato già “dà sostanziali segni d’interesse” e, dunque, ci sono tutte le premesse per uno sviluppo del turismo e del traffico aereo in Campania.  Proprio dal protocollo firmato con Gesac, che è la società che gestisce in maniera eccellente lo scalo partenopeo, è partita la “rinascita” del Salerno-Costa d’Amalfi, un progetto che prevede investimenti per 250 milioni di euro destinati al completamento dello scalo (allungamento della pista e nuova aerostazione) e altri 150 milioni per il potenziamento delle infrastrutture utili alla funzionalità dello stesso, tra cui il prolungamento della metropolitana leggera con altri 9 km di linea  e cinque stazioni: Scavate Case Rosse, Zona Asi, Pontecagnano Centro, Pontecagnano Sant’Antonio e Costa d’ Amalfi. L’infrastruttura salernitana,  è stato ribadito ieri, oltre a essere un aiuto importante per l’aeroporto di Capodichino, arrivato al limite della capienza per quanto riguarda i voli aerei è una di quelle opere che cambiano in qualche modo il destino di un territorio sia per il turismo (le costiere, il Cilento, l’area Nord della Calabria, la Basilicata) sia per le attività commerciali con i grandi flussi di esportazioni dalla Piana del Sele.  

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