Arcivescovo Moretti alla Messa di Natale parla del senso di comunità e di famiglia

Redazione

Le parole sul fondo del Duomo sono quelle dettate dall’odio e dalla rabbia che fanno spesso della vita un cammino di nebbie. Quelle che il Natale squarcia, grazie alla venuta del figlio di Dio che ci libera dalle nostre catene. E’ il messaggio che viene dalla celebrazione della Messa in Cattedrale, officiata da don Michele Pecoraro e presieduta dall’arcivescovo di Salerno, Mons. Luigi Moretti. Un’omelia densa di riferimenti evangelici e biblici, dai testimoni della parola di Gesù andando a ritroso nell’epopea dei Profeti. Ma Mons. Moretti cita anche a San Paolo, il senso di comunità e il concetto di famiglia che viene fuori dai testi sacri, la necessità di riunirsi nel nome di Cristo per liberarsi dalle miserie umane e non solo dal peccato. Parole che colpiscono l’uomo di fede ma anche l’uomo dal pensiero laico, come le altre parole, impresse nero su bianco alle spalle dell’Arcivescovo, e che ci riportano ai tempi che viviamo, troppo oscuri e bisognosi di luce.

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