Assenteismo, corruzione, regalie in cambio di assunzioni, traffico di influenze

Asl di Caserta: indagini Nas coinvolgono Oliviero, che si dice «estraneo ai fatti»

In azione Carabinieri del Nas e Procura di Napoli Nord
Girolamo Budetti

Assenteismo, corruzione, regalie in cambio di assunzioni, traffico di influenze. Sono solo alcuni dei reati che i Carabinieri del Nas e la Procura di Napoli Nord ipotizzano a carico degli indagati per uno scandalo che ruota attorno all'Asl di Caserta.

Figura anche il presidente del Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero, tra le persone convolte nell'inchiesta del Nas e della Procura di Napoli Nord sull'Asl di Caserta. Un'indagine che ha fatto luce su numerosi episodi di assenteismo, corruzione e gare d'appalto truccate. Secondo quanto si apprende, ad Oliviero viene contestato il reato di traffico influenze in relazione a un singolo episodio.

In totale, sono dodici gli arresti e sei le misure interdittive, 79 gli indagati (tra funzionari e dipendenti) e un sequestro di oltre 1,5 milioni di euro. Quello di oggi è uno dei filoni di indagine aperti a novembre, che aveva già portato alla sospensione di 22 “furbetti del cartellino”, tra cui importanti funzionari in servizio al distretto ASL di Aversa. Tra le ipotesi investigative, quella secondo cui l'affidamento dei servizi di trasporto in emergenza 118 avveniva in cambio di regali e assunzioni di familiari

Grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali sono emersi affidamenti a poche ditte compiacenti di lavori di adeguamento e ristrutturazione di locali aziendali gestiti direttamente dal Dipartimento di Salute Mentale, in cambio di somme di danaro e regalie. Ma è anche emersa la sparizione di fondi dei progetti finalizzati alla cura dei pazienti delle cosiddette “fasce deboli”, mai attuati: secondo gli investigatori, sarebbero finiti nelle tasche dei dipendenti del Dipartimento di Salute Mentale. Il Nas ha anche scoperto un giro di affidamenti pilotato degli affidi legali, mentre la conferma degli incarichi di vertice all'Asl avveniva mediante traffici di influenze illecite. Ed ancora: sarebbe stato accertato l'acquisto di beni strumentali ad uso privato con i fondi pubblici dell'Asl, oltre all'allontanamento dal servizio di alcuni dipendenti per svolgere faccende personali e familiari.

«Ho piena fiducia nella Magistratura e sono a disposizione per chiarire al più presto la mia estraneità ai fatti», ha commentato il presidente del Consiglio regionale della Campania in relazione alla notizia di una indagine a suo carico.

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