Asl: giro di vite della Regione

Redazione

Giro di vite e valzer di poltrone nella Sanità campana. I rassegnati potrebbero eccepire che non c’è niente di nuovo, ma stavolta la Regione dovrà far quadrare oltre agli equilibri delle correnti politiche interne ai partiti anche l’equilibrio del piatto della bilancia dei costi. Le procedure di decadenza e commissariamento avviate ieri nei confronti di molte aziende sanitarie sono la diretta conseguenza degli obblighi imposti dal patto di rientro. E cioè la necessità che Asl ed ospedali rispettino i limiti di spesa. Chi ha sforato i tetti di spesa rischia il defenestramento, così come avvenuto già ieri per il direttore generale dell’Asl Sa/1, Giovanni Russo, che paga forse anche per i debiti delle gestioni precedenti. Al suo posto l’attuale direttore amministrativo Alberto d’Anna, passato dall’azienda di soggiorno e turismo alla Salerno 1. Con tutto il dovuto rispetto dei professionisti in questione, viene da chiedersi, però, quale sia il criterio adottato dall’assessore regionale Montemarano e compagnia in una scelta del genere: se l’Asl Sa/1 ha accumulato debiti la responsabilità può essere del suo manager ma sarà verosimilmente anche del direttore amministrativo, che dovrebbe occuparsi anche di bilanci. Per la Regione è in bilico anche la poltrona di Federico Pagano, a capo dell’Asl Sa/2. I numeri all’esame della giunta Bassolino sono relativi allo scorso mese di giugno e vedono un’azienda in difficoltà con debiti per milioni di euro, dai beni ai servizi, dalla farmaceutica al personale, passando per le consulenze legali che da sole fanno 30 milioni di pendenza. Pagano si dice tranquillo, forte anche di un accordo sui tagli siglato con i sindacati, ma a Napoli non la pensano allo stesso modo e starebbero già pensando al commissariamento.

Leggi anche

Adblock Detected

Please support us by disabling your AdBlocker extension from your browsers for our website.