Quello di sabato prossimo al Del Conero di Ancona sarà, per i granata di mister Brini, quasi un esordio. Si, perché – ahi noi – alla prima di campionato abbiamo visto all’opera il Frosinone di Moriero, ma della Salernitana nessuna traccia. Cancellate in novanta minuti tutte le buone intenzioni e gli spunti interessanti che si erano intravisti in Coppa contro il Benevento e pure al San Paolo, nonostante la larga sconfitta patita contro il Napoli. L’impressione è che la squadra abbia scontato l’emozione al cospetto del pubblico e quella sorta di depressione mista a pessimismo che si porta dentro dal forfait di Cozza e Merino in poi. Magari, c’è anche qualche pecca tattica, forse Brini non è ancora riuscito – nonostante i mille esperimenti – a trovare l’ideale connotazione di un undici che deve fare di necessità virtù almeno fino a quando non avrà a disposizione qualche rinforzo e le sue stelle attualmente in infermeria. Ma contestare oggi non farebbe altro che aggiungere un nuovo problema al cartello di problematiche che sta investendo la Salernitana in questo difficile avvio stagionale. Meglio, dunque, concedere la classica prova d’appello a Fusco e compagni: vediamo prima cosa succede ad Ancona, può essere che il rovescio interno col Frosinone sia stato solo un temporale di agosto…
Aspettando la Salernitana
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