Una banda super specializzata composta da almeno sette-otto persone che aveva pensato a tutto, perfino al blocco delle comunicazioni intorno alla sede del Monte dei Paschi di Siena di corso Vittorio Emanuele, a Salerno, che da diverse ore, muovendosi nei sotterranei del centro della città, lavorava per mettere a segno il colpo, poi fallito. Mandato in fumo dal sistema dal sistema di sicurezza all’interno del caveau che è entrato in funzione nonostante i dissuasori di frequenza. L’allarme arrivato all’istituto di vigilanza e subito lanciato ai carabinieri, li ha quindi messi in fuga. Per pochi istanti i ladri non stati acciuffati delle forze dell’ordine. Le indagini sul tentato maxi colpo alla banca, sono nelle mani dei carabinieri della Compagnia di Salerno, agli ordini del maggiore Antonio Corvino, che hanno recuperato due jammer da 150mila euro, un Piaggio biposto con targa clonata parcheggiato nella vicina traversa e una bike-triciclo. Poi numerosi attrezzi, guanti ed altro materiale. Stando ad una prima ricostruzione, i ladri sono arrivati all’interno della banca utilizzando il canale di scolo a mare che si trova sul lungomare Trieste, da lì utilizzando il sistema fognario sono risaliti fino alla traversa di via Degli Orti alle spalle dell’istituto. Lì è stato trovato il buco di 50 centimetri, attraverso il quale sono entrati negli spazi laterali alla camera blindata. Scattato l’allarme, i ladri sono sarebbero scappati seguendo il percorso inverso che li ha riportati al mare.
Assalto alla banca, dalle fogne al caveau
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