Deboli le prove a loro carico, per questo assolti dalle accuse più grave. Kadiu Ilir e Marku Kristian, i due albanesi arrestati a febbraio dai poliziotti della squadra Mobile perché ritenuti i protettori di Roxana Alina Ripa, uccisa nel dicembre del 2015, sono stati assolti dalle accuse di omicidio ed occultamento di cadavere. Il pubblico ministero Silvio Marco Guarriello, che ha coordinato le indagini, aveva chiesto 38 anni a testa, 30 per l’omicidio volontario aggravato e 8 per lo sfruttamento della prostituzione. Il giudice per l’udienza preliminare, Renata Sessa, ha accolto solo in parte la richiesta, condannandoli per sfruttamento della prostituzione. Roxana Ripa fu trovata senza vita il 31 dicembre 2015 in un campo abbandonato in via San Leonardo. Strangolata qualche giorno prima, ricostruirono gli inquirenti, da chi probabilmente non voleva che smettesse di stare in strada. La ragazza, infatti, stando ad alcune testimonianze, aveva intenzione di interrompere la sua attività e quella sera la lite con i due albanesi le fu fatale. Secondo l’accusa Roxana fu uccisa e lasciata in quel campo. Una ricostruzione non attendibile per il giudice. L’omicidio di Roxana, così come quello di Mariana Tudor, altra giovane prostituta rinvenuta cadavere nello stesso posto cinque mesi dopo, resta senza colpevoli.
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