Sgominata una banda ritenuta responsabile degli attentati dinamitardi ai danni di alcuni locali di Colliano, Contursi Terme ed Oliveto Citra

Attentati a bar e locali, operazione all’alba dei Carabinieri: undici indagati, cinque arresti

L'attività investigativa è stata condotta dai militari della Compagnia di Eboli
Francesca De Simone

Estorsioni, concorrenza illecita e attentati dinamitardi in danno di pubblici esercizi: cinque persone sono state arrestate e sei sono destinatarie di divieto di dimora. E' questo il bilancio dell'operazione condotta, fin dalle prime luci dell'alba, nelle province di Salerno, Avellino e Napoli, dai Carabinieri, che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Salerno, nei confronti di 11 indagati (3 in carcere, 2 ai domiciliari e 6 con divieto di dimora nel Comune di residenza), gravemente indiziati, a vario titolo, di "delitti contro il patrimonio, contro l'industria ed il commercio, contro la fede pubblica ed in materia di armi".

Il provvedimento si fonda sull'attività investigativa della Compagnia Carabinieri di Eboli, coordinata dalla Procura della Repubblica di Salerno, iniziata nel mese di gennaio 2017, denominata "Colorado". Il punto di partenza è rappresentato dalla serie di attentati dinamitardi ai danni di attività commerciali di Colliano, Contursi Terme e Oliveto Citra, tra queste, "Bar Colorado", "J'adore Cafè" ed "Eden". Gli indagati erano in possesso di numerose bombe carta artigianali con una spiccata potenzialità lesiva, nonché di armi da sparo e munizioni. Figure di spicco sono risultate Biagio Scaglione, titolare di un ristorante, Mirela Simion, Gerardo e Lorenzo Raimo ed il titolare di un night club, Gregorio Ursi, i quali, in concorso tra loro, realizzavano le azioni delittuose. Tra queste, quella che puntava ad eliminare dal mercato il locale "Eden", per assicurare l'egemonia commerciale al night club di uno degli indagati.

Il canale di approvvigionamento delle bombe da usare negli attentati dinamitardi avveniva presso la rivendita di fuochi pirotecnici denominata "Fire Work's". Inoltre, l'attività investigativa, condotta con metodi tradizionali, ha permesso di scoprire anche la commissione di altri delitti. In particolare, sono stati documentati numerosi incontri tra Scaglione e Esposito a Colliano e ad Oliveto Citra, finalizzati alla consegna di sostanze stupefacenti (hashish, marijuana e cocaina). Tra i reati degli indagati anche la commissione di furti di cani di razza per rivenderli ad appassionati ed anche la detenzione e la spendita di denaro contraffatto, che veniva acquistato nell'avellinese per un valore pari a 2.200 euro, spesi in luoghi definiti come "sicuri", come, ad esempio, alcuni distributori di carburante della zona ed aree di servizio.

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