Il balzo, rispetto al giorno precedente, è da valutare attentamente per capire, ognuno per la propria parte, dove e come stiamo sbagliando qualcosa in questa sorta di resistenza contro l'attacco del nemico invisibile, contro quello che ormai assume sempre più i connotati definitivi del terzo assalto, la famosa terza ondata: nel salernitano, si passa nel giro di 24 ore, da 244 casi di positività al covid a 359, 115 in più. Si tratta del quarto dato più alto tra quelli fatti registrare nel mese di febbraio come sottolineato dall'Asl. Il picco è stato toccato lo scorso 16 febbraio con 519 casi, poi il numero è andato calando fino alla nuova impennata di ieri. Nei comuni dell'Agro, intanto, preoccupa non poco l'incidenza della variante inglese, mentre i sindaci si tengono in stretto contatto con la Prefettura, seguendo settimanalmente – con periodici summit da remoto – l'evoluzione dei contagi scolastici per capire se e dove intervenire con eventuali chiusure degli istituti scolastici.
A livello regionale, oltre al rialzo del tasso di positivi su tamponi effettuati, comincia a causare qualche apprensione un dato in lenta ma costante crescita, quello relativo ai posti letto di terapia intensiva occupati, ieri erano 125 sui 656 disponibili; sono lontani i giorni in cui il bilancio si chiudeva ogni giorno al di sotto dei cento. Resta questo il dato più sensibile, quello da tenere sempre sotto stretta osservazione, perché il ritmo delle vaccinazioni è tutt'altro che sostenuto e il rischio di ingolfare le terapie intensive è sempre dietro l'angolo.