Attesa per la prima dell’Aida

Redazione

Aida è il capolavoro più popolare di Giuseppe Verdi, fra le opere più rappresentate al mondo e più amate in assoluto. L’allestimento curato da Franco Zeffirelli ha raccolto un successo di pubblico e di critica senza precedenti. Lo dimostrano le 130 repliche in tutta Italia ed i riconoscimenti che le sono stati attribuiti, tra cui il Premio Franco Abbiati, una sorta di premio Oscar dell’Opera Lirica. L’Aida salernitano, in programma da stasera al 30 dicembre al Teatro Verdi, è la riproduzione di un celebre allestimento che il maestro Zeffirelli ha realizzato nel 2001 nel piccolo teatro di Busseto, compiendo un esperimento di grande interesse nell’adattare un’opera kolossal ad un teatro di piccole dimensioni. È il miracolo cui oggi possiamo assistere al Massimo cittadino di Salerno. Le scene di Zeffirelli, le coreografie di Carla Fracci e le note dell’orchestra diretta da Daniel Oren disegnano il contrasto tra un mondo semplice e circoscritto e la grandezza, a riproporre le umili origini di Giuseppe Verdi e la sua successiva fama. E’ così che nasce la complessa figura di Aida, così potente nella sua fragilità. Il capolavoro verdiano si snoda in quattro atti con ambientazioni egizie di ampio respiro. Con l’Aida, Verdi dimostra di essere capace di una grande varietà di atteggiamenti, passando dalle grandiose scene d’insieme ai singoli personaggi, dalle passioni collettive al dramma intimo.

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