“Il Comune di Salerno non vuole concedere l’Auditorium al Conservatorio Martucci”. Con queste parole, il presidente del Conservatorio, Luciano Provenza, ha espresso il suo disappunto dopo due anni di interlocuzioni inconcludenti con l’amministrazione comunale. “La struttura, costata oltre 10 milioni di euro e completata da quasi otto anni, resta inspiegabilmente chiusa e si deteriora giorno dopo giorno”, ha denunciato Provenza.
Il Conservatorio si è detto disposto a sostenere le spese di ri-funzionalizzazione, quantificate in circa 80.000 euro, e a farsi carico dei costi annuali di manutenzione, stimati in 100.000 euro. Tuttavia, nonostante un atto di indirizzo unanime del Consiglio comunale, l’Auditorium resta inutilizzato. “In altre città, le amministrazioni non solo concedono strutture come questa ai Conservatori, ma ne sostengono anche i costi di gestione”, ha sottolineato Provenza, definendo la situazione salernitana paradossale.
Un anno di successi per il Conservatorio Martucci
Provenza ha tracciato un bilancio positivo del 2024, evidenziando il ruolo crescente del Conservatorio nella vita culturale cittadina. Con quasi 100 eventi musicali organizzati in luoghi simbolo come il Teatro Verdi, la Chiesa di San Giorgio e la Pinacoteca provinciale, il Martucci ha coinvolto migliaia di spettatori. “I nostri Maestri e studenti, sotto la direzione di Fulvio Artiano, hanno offerto esibizioni straordinarie, spaziando dal jazz al gospel, dall’opera al pop”, ha dichiarato il presidente.
Il Conservatorio, che conta numerosi iscritti e una crescente presenza internazionale grazie al progetto Erasmus e collaborazioni con teatri e università estere, soffre però la carenza di spazi. “Ogni anno dobbiamo rifiutare molti studenti, che finiscono per iscriversi altrove”, ha spiegato Provenza. “Eppure a Salerno ci sono molti edifici pubblici dismessi che potrebbero essere preziosi per noi”.
Prospettive e richieste per il 2025
Tra i desideri per il nuovo anno, Provenza cita la concessione dell’Auditorium e la realizzazione di un parcheggio nel quartiere Canalone, sfruttando un campetto abbandonato con un progetto già esistente. “Questa soluzione risolverebbe le tensioni quotidiane tra residenti e utenti del Conservatorio per i posti auto”, ha concluso, auspicando maggiore collaborazione con le istituzioni locali per valorizzare ulteriormente il patrimonio culturale e formativo della città.