«Dove pensa di trovare le risorse per mettere tutte le Regioni sulla stessa linea di partenza?». Il Presidente della Commissione Bilancio della Regione Campania, Franco Picarone, rigira la domanda allo stesso Calderoli e commenta l’intervista rilasciata dal Ministro per Affari regionali e le Autonomie al Corriere della Sera che risponde alla domanda di Marco Cremonesi con questa dichiarazione. «E` un’idea maturata insieme al ministro Raffaele Fitto sulla base dell’articolo 119 della Costituzione: usare i fondi nazionali di sviluppo e coesione ed europei per recuperare il gap che oggi esiste tra le Regioni». «È una affermazione gravissima – commenta l’onorevole Picarone – I Fondi di Sviluppo e Coesione e la gran parte dei Fondi Europei sono già destinati e orientati al Mezzogiorno e alle regioni più in difficoltà per fronteggiare al meglio i divari, dato che i fondi ordinari sono destinati al Nord per la gran parte. E i fondi di Sviluppo e di Coesione sono quelli che a gran voce stanno reclamando da mesi i Governatori di Campania e Puglia perché c’è un grave ritardo nella loro erogazione (90 miliardi di FSC per il Sud da spendere per il territorio e le opere pubbliche nonché per cofinanziare i fondi europei). In sintesi – spiega Picarone – i ministri Fitto e Calderoli vorrebbero dare al Sud (magari non integralmente) fondi già nostri per realizzare lo scellerato progetto di Autonomia Differenziata che dilata a dismisura i divari già esistenti tra le diverse aree del Paese. Sono venuti allo scoperto – commenta con rammarico il Presidente della Commissione Bilancio Regione Campania È così che vogliono finanziare i LEP e i Costi Standard che dovranno essere ancora definiti: con soldi che sono già nostri! Una cosa di una gravità inaudita. In realtà il principio base dovrebbe essere al limite questo: una volta stabiliti i LEP, occorrerebbe garantirli su tutto il territorio nazionale con fondi ordinari di bilancio. I fondi che invece cita il Ministro sarebbero destinati a ridurre i divari infrastrutturali e nello sviluppo socio-economico dei territori. Per questo vengono definiti “addizionali”» Per Franco Picarone «c’è da augurarsi che su questo scellerato progetto di Autonomia, di Calderoli e del Governo, ci sia un sussulto delle coscienze. Occorre far sentire forte la nostra voce prima che il Sud possa scivolare irrimediabilmente verso un’economia di tipo africano e che la Costituzione Italiana, che garantisce parità di diritti civili e sociali, sia definitivamente calpestata».
Autonomia differenziata, Picarone «Gravi frasi di Calderoli»
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