Per le associazioni di categoria che riuniscono le autoscuole salernitane il blitz del consiglio provinciale sul nuovo regolamento è frutto di una sorta di terrorismo burocratico, che ha spinto alcuni dirigenti di Palazzo Sant’Agostino a compulsare il livello politico per approvare in tempi rapidi l’annullamento del testo sul quale, invece, si poteva al momento soprassedere. A sostenerlo sono i titolari delle autoscuole che hanno già fatto ricorso al Tar e che avevano concordato, pure con la Provincia, una sorta di tregua in attesa della pronuncia della giustizia amministrativa. Invece, da palazzo S.Agostino è arrivata l’intenzione di procedere lo stesso con l’annullamento in autotutela della delibera di gennaio e con la contestuale approvazione di un altro regolamento, elaborato sulla scorta di un parere chiesto all’autorità garante della concorrenza e del mercato, il cui contenuto non è riconosciuto come vincolante dai titolari delle autoscuole. L’Agcom ha sostenuto che “l’attività di autoscuola deve essere valutata alla luce dei principi di liberalizzazione e concorrenza di cui alla Direttiva europea sui servizi nel mercato interno e al decreto legislativo 26 marzo 2010”. Il che equipara l’attività di autoscuola ad una qualunque altra attività commerciale. Per i vertici provinciali di Unasca, Confarca e Unica Consorzi «è assurdo che il Consiglio Provinciale revochi una propria decisione sulla base di un parere di un’Autorità che nulla ha a che fare con la categoria». Secondo le autoscuole «potrebbe configurarsi il reato di abuso d’ufficio, poiché si continua a far prevalere l’interesse personale di qualche singolo». L’auspicio è che si «ritorni ad un confronto serio e trasparente tra le parti». https://www.youtube.com/watch?v=fFA6bZryxhY
Autoscuole: è battaglia sul regolamento all’esame del consiglio provinciale
58
articolo precedente