«Certamente la città di Salerno si avvia a scrivere una pagina storica per il funzionamento del servizio giustizia – dice il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Salerno Americo Montera. L’Avvocatura ha svolto e continua a svolgere il suo ruolo nell’interesse supremo del cittadino». Ma il consiglio dell’ordine forense ha emanato una delibera con la quale contesta alcuni modi e tempi del trasloco nei locali della Lungoirno. «I capi degli Uffici hanno assicurato che il trasferimento dell’intero settore civile sarà ultimato entro l’autunno del 2017- continua Montera. Va da sé che, responsabilmente, conoscendo le sensibilità ed il senso del dovere dei Capi degli Uffici questi saranno i primi a trasferirsi, tra qualche giorno, alla Cittadella per vigilare ed organizzare la migliore sistemazione». Gli avvocati temono disservizi e l’ennesima parcellizzazione sul territorio degli uffici giudiziari, dove potrebbero tenersi più udienze concomitanti ed in luoghi tra di loro distanti. E’ per questo che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati ha scelto la strada formale per manifestare il dissenso in merito alle decisioni sui trasferimenti in corso alla Cittadella Giudiziaria; per non parlare della sicurezza dei futuri luoghi di lavoro: il Consiglio ha sollevato dei dubbi , dalla presenza di uffici sottodimensionati per il numero delle persone che dovrebbero ospitare ad altri, invece, iper-dimensionati. Gli avvocati salernitani si rivolgono, nero su bianco, al Presidente della Corte d’Appello, al Presidente del Tribunale, al Presidente della Sezione Lavoro nonché al Dirigente di Cancelleria. L’obiettivo è dare priorità al trasferimento dei vertici della struttura del Palazzo di Giustizia alla Cittadella; trasferire l’intero settore Civile con una tempistica certa e con le modalità concordate e comunicate, in particolare per la 3^ Sezione in modo da consentire la tenuta delle udienze nei due plessi in giorni diversi e, comunque, con orari prefissati. Tra maggio e giugno, poi, toccherà alla Sezione Lavoro, il cui trasferimento per gli avvocati è «improvvisato e non motivato». A ciò si aggiungono, inoltre, le perplessità in merito all’organizzazione frazionata del trasloco con tanto di disagio per gli avvocati nel districarsi tra accavallamenti di udienze ed il raggiungimento delle aule poste in luoghi distanti tra loro.
Avvocati chiedono chiarezza sul trasferimento della Cittadella Giudiziaria
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