Ballottaggi nel Salernitano: finisce 3-2 per il centrosinistra

Redazione

Finisce 3-2 per il centrosinistra, ma i Comuni conquistati dal centrodestra hanno un peso specifico notevole: Lega e soci portano a casa Pagani e Scafati, dove il colpo gobbo riesce al redivivo Gambino e alla sorpresa Salvati. Qui i dem restano a guardare e bruciano le sconfitte del sindaco di Pagani uscente, Salvatore Bottone e dell’aspirante primo cittadino scafatese Michele Russo. Bruciano perché Bottone è stato stracciato da Gambino (che ha riscosso oltre il 61% dei consensi) e perché Russo ha mancato il bersaglio per meno di 700 voti di scarto rispetto a Salvati. Nell’agro ci sarà da lavorare e di questo il PD Salernitano è pienamente consapevole. Nondimeno, le vittorie nette di Canfora a Sarno, Valiante a Baronissi ed Alfieri a Capaccio Paestum sono altrettanto significative perché tutt’altro che scontate, in territori difficili e litigiosi, dove si è andati a votare al termine di una campagna elettorale velenosa e nella quale sono volati parecchi stracci. Basti pensare che in due casi, a Capaccio come a Baronissi, si andava a votare dopo il commissariamento prefettizio seguito alla defenestrazione dei precedenti sindaci: Palumbo e Valiante, cacciati da un manipolo di malpancisti. A Baronissi Valiante si prende una rivincita non da poco contro uno dei suoi ex, Luca Galdi. Al ballottaggio arriva al 54.46% contro il 45.54% dello sfidante. A Sarno, l’uscente Giuseppe Canfora vince dopo due settimane di tribolazioni: la sua gente lo premia con oltre il 55% dei voti, staccandolo dallo sfidante Giovanni Cocca. A Capaccio Paestum, infine, il capolavoro di Franco Alfieri. Lo “straniero” si impone su Italo Voza con un secco 53,58%, mettendo fine a voci e polemiche e stabilendo un piccolo primato personale: Capaccio è la terza città di cui Alfieri diviene sindaco, dopo Torchiara ed Agropoli.

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