Dopo due decenni, Banca Campania Centro si prepara a un confronto elettorale segnato dalla presentazione di una lista alternativa al Consiglio di Amministrazione uscente. A capeggiarla è l’avvocato Rodolfo Pierri, che si propone come volto del cambiamento e della trasparenza.
Pierri ha messo sotto accusa la recente chiusura della filiale di San Cipriano Picentino, decisione che i vertici dell’istituto hanno attribuito alla Capogruppo Iccrea, ma senza fornire documentazione che dimostri tale affermazione. La chiusura ha suscitato malumori tra i soci e i correntisti, che si trovano ora a fare i conti con un servizio sempre più ridotto sul territorio.
Un altro punto critico sollevato dall’avvocato riguarda il rinnovo delle cariche sociali. Pierri ha lamentato la mancata approvazione di una delibera necessaria per regolamentare le procedure di raccolta firme, chiedendo che non siano soltanto i notai a poter autenticare le firme dei soci, ma anche i direttori di filiale. Una richiesta che punta a favorire una maggiore accessibilità e partecipazione da parte della base sociale.
La raccolta firme necessaria per presentare la lista richiede il sostegno del 7% dei soci, pari a circa 600 firme complessive. Una sfida ambiziosa ma che, secondo Pierri, è necessaria per garantire una democrazia interna più ampia e per offrire ai soci un’alternativa alla governance attuale.
Con queste elezioni, Banca Campania Centro si trova davanti a un bivio cruciale, dove le questioni di trasparenza e radicamento territoriale saranno decisive per il futuro dell’istituto.