Immagini, quelle dei TG, ieri, che non giungevano dall'oriente ma da quelle regioni d'Italia dove s'è dato lo start ufficiale al nuovo anno scolastico. Bambini e insegnanti con la mascherina, cose che – fino al marzo scorso – non appartenevano alla nostra cultura, al nostro modo di vivere. La nuova socialità è questa e la scuola si adegua. Per quanto riguarda la Campania, banchi di nebbia si infittiscono all'orizzonte, ma non sono quei banchi che possono servire alla causa, purtroppo. Quelli che stiamo aspettando sono monoposto e dovrebbero garantire la distanza di sicurezza tra i nostri studenti, ma la dotazione scarseggia, le scorte arrivate da Roma sono davvero esigue, da Palazzo di Città fanno sapere che a Salerno mancano almeno 35mila di quei banchi, problema che va ad aggiungersi alla carenza di personale docente e non.
Come si legge oggi sul Mattino, oltre il 70% degli istituti del capoluogo e della provincia si trova in piena emergenza. E' corsa contro il tempo per reperire i banchi mancanti, ma il 24 settembre non è certo così lontano. A Salerno città le maggiori criticità riguarderebbero l'Alfano I e il Regina Margherita.
Il Governatore De Luca smentisce ogni ipotesi di ulteriore rinvio dell'anno scolastico, confermando la data, ma al contempo non smette di fare la voce grossa presso il Ministero dell'Istruzione, affinchè non si segua la solita politica del "chi figlio e chi figliastro" anche in questo caso, in cui di mezzo ci sono soprattutto bambini e ragazzi che vorrebbero costruirsi un futuro. Intanto, si continua a lavorare per una ripresa delle attività didattiche in sicurezza, tra test sierologici cui sottoporre il personale docente e non docente e istituti da dotare di termoscanner, per la misurazione della temperatura ai ragazzi direttamente a scuola.