La gara per l’assegnazione dei lotti ricadenti nell’Area Industriale di Buccino è sospesa per sei mesi. Il Consorzio Asi stoppa l’esame delle domande pervenute; esame che avrebbe dovuto fare una commissione presieduta dall’ex giudice Tringali. Tra queste domande- ovviamente- c’è quella della Fonderie Pisano spa, che per i suoli di Buccino hanno proposto un progetto per delocalizzare lo stabilimento di Fratte. La decisione dell’Asi arriva dopo la modifica al piano urbanistico comunale approvata dalla giunta municipale di Buccino, con la quale si è limitata la possibilità di nuovi insediamenti alle sole attività agro-alimentari. Con la stessa deliberazione, il Comune di Buccino ha dato atto che, dall’adozione del procedimento di variante, scattano le norme di salvaguardia: dunque nulla si può muovere fino alla pronuncia dell’ente Provincia sulla compatibilità della modifica al Puc con il piano di coordinamento territoriale. L’Asi precisa che la procedura di variante al PUC è intervenuta dopo la scadenza del termine fissato per la presentazione delle offerte finalizzate alla partecipazione alla gara: ovvero il 20 marzo scorso. La gara- com’è noto- era stata indetta per assegnare i lotti industriali ricadenti nella zona di Buccino e- secondo il bando- potevano riguardare attività produttive diverse dal settore agro-alimentare. Ma la variante urbanistica fatta dal Comune di Buccino mette tutto in discussione. Di qui, la decisione del Consorzio ASI di sospendere per la durata di sei mesi la procedura selettiva. Di fatto, si tratta un stop al processo di delocalizzazione delle Fonderie Pisano che potrebbe complicare i piani della famiglia di fonditori per il nuovo investimento. Tra le ipotesi che si affacciano adesso, quella di un ricorso al Tar da parte dei soggetti interessati, tra i quali potrebbero figurare non solo i Pisano ma anche altre aziende che concorrevano all’assegnazione dei lotti e Confindustria Salerno.
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