Sono accusati anche di rapine e violenza

Battipaglia, la gang di indiani a processo per estorsioni

Secondo la tesi dell’accusa i sette stranieri offrivano protezione a connazionali in cambio di denaro
Simona Cataldo

Andranno a processo i sette cittadini indiani arrestati il 24 giugno dai Carabinieri della Compagnia di Battipaglia per una serie di estorsioni e rapine ai danni di connazionali che lavorano sul territorio Battipaglia. I sette indiani, tutti poco più che ventenni, ad eccezione di un 42 enne, secondo la tesi dell’accusa offrivano protezione a connazionali in cambio di denaro. Vittima della banda il titolare di un franchising di barbieri, connazionale, che per due anni ha subito  numerose richieste estorsive. L’uomo, che non ha mai ceduto, è stato costretto a cambiare vita a seguito delle ripetute minacce e violenze. I sette connazionali, su carta tutti braccianti agricoli, erano arrivati a perseguitare anche persone vicine alla vittima e minacciato anche ritorsioni nei confronti dei familiari in India, prospettando vendette trasversali se non avesse pagato. La stessa banda avrebbero anche rapinato e usato violenza nei confronti di altri connazionali. Pestaggi avvenuti a Battipaglia ed Eboli, anche con l’utilizzo di spranghe di ferro, bastoni di legno e tirapugni d’acciaio. Dopo tre mesi, il gip Giovanni Rossi ha accolto la richiesta del pm Bianca Rinaldi, disponendo il giudizio immediato per i sette indagati.

Leggi anche

Adblock Detected

Please support us by disabling your AdBlocker extension from your browsers for our website.