La voglia di dimostrare di essere il numero 1 di Berni, il desiderio di riscatto del leone ferito Pinna. In settimana ha tenuto banco un possibile ballottaggio per il ruolo di portiere titolare della Salernitana ad Ascoli. Tornato a disposizione dopo un turno di squalifica, Pinna, che era stato espulso dalla panchina nel corso del match col Livorno nel quale non le aveva di certo mandate a dire all’arbitro Rosetti e ad alcuni avversari, il portiere sardo ha cercato di mettere in difficoltà mister Brini negli allenamenti settimanali. In città prima e nel ritiro di Roma poi, ancora una volta “San Tore”, come i tifosi lo avevano ribattezzato nella scorsa stagione, ha cercato di far comprendere che se ci fosse bisogno di lui, sarebbe pronto e non si tirerebbe indietro. Brini ne ha tenuto conto, ma la sensazione è che anche al Del Duca la scelta finale dell’allenatore ricadrà su Berni. Da ex portiere, il trainer marchigiano, che conosce benissimo la realtà di Ascoli, sa bene quanto contino le gerarchie per assicurare ad un estremo difensore la necessaria tranquillità per rendere al meglio. E quindi Berni, che dal suo arrivo in granata ha giocato titolare 16 partite su 16, dovrebbe essere confermato sebbene anche nel derby con l’Avellino della scorsa settimana abbia nuovamente palesato alcune incertezze, in particolare nelle uscite, soprattutto quando il pallone si aggira nell’area piccola. Proprio laddove dovrebbe essere lui a dare sicurezza al reparto, il pipelet fiorentino è andato incontro ad alcuni incidenti che, ad esempio contro gli irpini, non sono costati caro ai granata solo per la bravura dei difensori e grazie ad un pizzico di fortuna. Berni ha incassato fin qui 21 gol, la media è di 1,31 reti per incontro, Pinna, che di gol battuto 30 volte in 23 gare, era ad 1,3 per partita. I numeri, in questo caso, contano poco. A tre partite dal termine, con tre finali da vincere per centrare l’obiettivo salvezza, sebbene in più circostanze ci sia toccato il compito di rilanciare la candidatura di Pinna alla luce degli errori commessi in più circostanze da Berni, ci sentiamo in questo caso di sottolineare l’inopportunità di un cambio tra i pali. In questo momento la posizione di Berni deve essere blindata, affinché sentendo la massima fiducia in lui, l’ex laziale possa dare il massimo. E, inoltre, lanciare nella mischia in queste condizioni Pinna rappresenterebbe un rischio di non poco conto, visto che il sardo, alla minima incertezza, potrebbe diventare il capro espiatorio su cui far ricadere colpe anche non sue. E allora avanti con Berni, sperando che il toscanaccio granata possa sfoderare una prestazione come quella offerta all’esordio a Frosinone. C’è bisogno anche del suo contributo, visto che mantenere inviolata la porta granata sarebbe già un presupposto importante su cui costruire una fetta di salvezza.
Berni si difende dall’assalto di Pinna
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