Crisi di liquidità, sforamento del patto di stabilità, spesa per consulenze e contributi, debiti fuori bilancio sono gli aspetti più critici del bilancio provinciale. La relazione sui conti di Palazzo S.Agostino, preparata dall’assessore Antonio Squillante ed illustrata ieri dal presidente Cirielli ai microfoni del nostro telegiornale, rileva uno sbilancio di oltre sei milioni di euro che richiederà a settembre una manovra correttiva per salvaguardare gli equilibri. La giunta provinciale ha chiesto ed ottenuto dal consiglio un voto favorevole ad una anticipazione di cassa di 50 milioni per ripianare i buchi provocati dalla mancata programmazione dei flussi finanziari. Accuse che ex esponenti della maggioranza di centrosinistra targata Villani rispediscono al mittente, parlando di un avanzo di sei milioni lasciato in eredità al centrodestra mentre viene ammesso lo sforamento volontario del patto di stabilità per favorire gli investimenti. Proprio quest’ultimo aspetto, però, determinerebbe il divieto di procedere ad assunzioni, la riduzione del contributo ordinario dello Stato, la prescrizione di un limite massimo all’assunzione degli impegni di parte corrente, il divieto di ricorrere all’indebitamento anche per finanziare gli investimenti, la riduzione del 30% delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza degli amministratori e dei consiglieri. Facendo le pulci al bilancio provinciale, la nuova maggioranza dice di aver scoperto oltre 10 milioni di euro in consulenze, collaborazioni, contributi, manifestazioni e convegni. Cirielli ha già detto che si volterà pagina, scegliendo solo consulenti di alto profilo e tagliando tutti gli altri. Stesso discorso per manifestazioni e convegni: saranno finanziate solo quello di prestigio e qualificanti.
Bilancio Provincia: guerra di cifre
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