Negati gli arresti domiciliari, il 40enne di Fisciano accusato di aver lanciato la figlia di due anni dalla finestra resta in carcere. Così ha deciso il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nocera Inferiore, Daniela De Nicola, che ha disposto anche gli accertamenti psichiatrici. La difesa aveva chiesto gli arresti domiciliari a casa del padre o il ricovero in una struttura psichiatrica. Richiesta, appunto, respinta dal gip che ha disposto la custodia cautelare nel carcere di Bellizzi Irpino. Nel corso dell’interrogatorio, l’uomo ha confessato di aver lanciato giù la bambina, ha detto di averlo fatto dopo aver sentito “una voce di Dio che gli aveva dato l’ordine”. I suoi legali, gli avvocati Silverio Sica e Tommaso Amabile, parlano di “delirio psicotico” sulla base anche di un precedente raccontato direttamente dal 40enne nel corso dell’interrogatorio. Qualche giorno fa arriva un pacco a casa e l’uomo chiama i carabinieri temendo che all’interno ci fosse una bomba. La piccola di due anni è ancora ricoverata al Santobono di Napoli ma le sue condizioni sono in miglioramento. Il suo affidamento, dopo le dimissioni dall’ospedale, sarà stabilito dal Tribunale dei minori.
Bimba giù dalla finestra, gip conferma carcere per il padre
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