Blitz anticamorra: operazione nell’Agro e nel napoletano

Francesca De Simone

Blitz all’alba dei Carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore che, assieme ai militari del Comando Provinciale di Salerno, del Gruppo di Torre Annunziata e delle Compagnie di Ferrara e Potenza, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal GIP di Salerno su richiesta della locale Procura – nei confronti di 36 persone, ritenute componenti di un’associazione a delinquere di tipo mafioso, operante nell’Agro Nocerino Sarnese e nella provincia di Napoli. Secondo l’ipotesi accusatoria, a capo del clan di camorra, autodefinito “famiglia”, per via dei vincoli di parentela che legano i principali indagati, ci sarebbe Dario Federico di Boscoreale. Quest’ultimo, “già condannato quale capo e promotore di un’associazione per delinquere di stampo mafioso, nel 2007”, avrebbe assunto il controllo criminale del territorio di Scafati, assieme al pregiudicato Salvatore Di Paolo. Secondo quanto emerso dalle indagini, il clan, in virtù della forza intimidatrice fornita anche dalla disponibilità delle armi da fuoco, principalmente approvvigionate da Domenico Tamarisco, esponente del clan Nardiello di Torre Annunziata, gestiva le piazze di spaccio di Scafati e zone limitrofe, dedicandosi anche ad attività estorsive sullo stesso territorio e nelle aree confinanti. Secondo la ricostruzione accusatoria, condivisa dal GIP, il gruppo si era trasferito a Scafati, a seguito del vuoto di potere correlato all’arresto eseguito nel dicembre del 2021, su richiesta della DDA, di presunti esponenti di una compagine mafiosa collegata a Franchino Matrone, acquisendo una supremazia sugli altri sodalizi criminali operanti nel territorio, tanto da essere chiamato ad intervenire per regolare le competenze territoriali camorristiche e dirimere gli “sgarri” attuati da altri gruppi “accusati” di aver sconfinato dai territori di insediamento. Sono stati ritenuti provati dieci episodi estorsivi posti in essere dagli affiliati al clan; tra questi si segnala quello verificatosi nel porto turistico di Marina di Stabia, attuato con modalità eclatanti, attraverso una “stesa” operata da soggetti a bordo di motociclette di grossa cilindrata. Da evidenziare che cinque persone si sono sottratte all’esecuzione dell’ordinanza cautelare di oggi. Contestualmente, il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Salerno ha sequestrato beni e somme per un valore complessivo al momento stimato in circa tre milioni di euro.

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