Blitz immigrati a Campolongo: arrestato il loro sfruttatore. E’ uno stabiese già noto

Redazione

Arrivano i primi risultati dopo il blitz nel campo stranieri di Campolongo: lo sfruttatore di questi immigrati clandestini è uno stabiese. Da ieri è agli arresti.

E’ stato arrestato l’uomo di Castellammare di Stabia che fittava in nero tuguri o mezzi di fortuna a poveri disperati nordafricano sfruttati come braccianti agricoli o avviati alla prostituzione lungo la litoranea di Eboli. Dopo il blitz delle forze dell’ordine che ha portato alla luce una favela messa in piedi alle porte di località Campolongo, arriva il primo provvedimento di un certo peso, frutto del lavoro di Questura e Procura della Repubblica.

Lo stabiese, che è già noto alla giustizia, deve rispondere di furto di energia elettrica e di sfruttamento della manodopera clandestina. I tecnici dell’Enel, infatti, hanno appurato che le catapecchie del villaggio erano allacciate alla linea elettrica pubblica senza alcun contratto di fornitura. Lo stesso, a quanto pare, accadeva per le reti idriche, ma questo è ancora oggetto di accertamenti. Inoltre, non c’era nessun contratto di locazione registrato e questo aspetto sta emergendo dalle indagini della Guardia di Finanza.

Secondo le prime stime, ai nordafricani come agli stranieri provenienti dal Mali erano chiesti fino a 200 euro mensili per dormire in roulotte, pulmini attrezzati a dormitori di fortuna e catapecchie tirate su alla buona, lungo la litoranea di Eboli. Il tutto in condizioni igieniche precarie. Qui vivevano almeno due bimbi in tenera età, ora affidati ai servizi sociali in attesa di trovarne le madri; mentre gli uomini erano quasi tutti sfruttati nei campi della Piana del Sele per paghe da fame ed orari di lavoro massacranti.

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