Botti, sequestro record dei finanzieri

Redazione

Volevano provare a chiudere l’anno con un grande business. La merce l’avevano acquistata investendo oltre 100 mila euro ma una volta venduta avrebbero incassato cinque volte di più. Due uomini sono stati denunciati dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria per detenzione illegale di materiale esplodente. In casa avevano messo in piedi una vera e propria Santa Barbara. 5 le tonnellate di botti sequestrati nelle loro abitazioni di Scafati ed Angri. I finanzieri, agli ordini del col. Angelo Matassa e coordinati sul posto dal ten.col. Francesco Mazzotta, hanno fatto irruzione nei due immobili nella tarda serata di ieri. A Scafati la perquisizione è stata fatta in un locale rustico di una villetta a schiera mentre ad Angri i botti erano conservati nel garage di una palazzina di due piani. Gli artificieri hanno accertato che nei due locali erano attivi più di 550 kg di polveri esplosive. «Materiale a sufficienza per far crollare un intero palazzo» hanno precisato dal comando provinciale delle Fiamme Gialle «conservato senza tener conto delle norme di sicurezza». Decine di migliaia di pezzi, dai più comuni bengala alle più sofisticate batterie di suoni e luci colorate, molti dei quali di origine cinese. Le operazioni di rimozione del materiale sequestrato sono durante fino alle prime ore dell’alba e sono state effettuate con l’aiuto dei finanzieri delle Compagnie di Scafati e Nocera Superiore. Le indagini proseguono per arrivare ai produttori e ai fornitori del materiale e per capire su quali mercati sarebbe stato venduto.

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