Il nuovo tecnico granata si è presentato senza proclami, ma con atteggiamento sereno e rassicurante

Breda, capitano coraggioso e…sorridente

Spetta a lui (e non ad altri) rimettere in piedi una squadra che ha tutto per salvare la categoria
Ivano Montano

Pronti, via, la capolista Sassuolo. Inizio in salita per Roberto Breda, ma lui – definito “capitano di mille battaglie” – sa come trasformare l’inevitabile timore reverenziale in motivazioni aggiuntive. Dovrà prendere per mano una ciurma di marinai in piena tempesta e se il buongiorno – anzi il “buonasera” detto ieri all’uscita dalla sede dopo la firma – si vede dal mattino, allora Salerno sportiva può sperare. Sembra poco, invece è tanto: la Salernitana è passata dalla seriosità di Martusciello, con una sua idea di gioco in tasca ma che in tasca è rimasta, alla faccia severa di Colantuono, oggi si ritrova accolta dall’ampio, rassicurante sorriso di Breda. Il linguaggio del corpo, talvolta, trasmette messaggi più chiari delle parole, delle frasi roboanti e dei trionfanti proclami della vigilia: “Spero sia davvero un buon anno per tutti i tifosi della Salernitana, noi ce la metteremo tutta”. Il sorriso di Roberto Breda è un passepartout, capace di aprire i cuori alla speranza, anche quelli di chi magari non ci crede più. Salerno può fidarsi di lui, a patto che il “Capitano” si fidi solo di sè stesso. Le parole, parole, parole che non erano di Mina ma di codazzi di consiglieri e amici degli amici dei consiglieri hanno prodotto solo sconquassi. Ci vuole un uomo solo al comando e chi meglio di un capitano coraggioso che va in battaglia col sorriso?

 

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