Brini ha un piano per la salvezza

Redazione

Non gli piacciono fronzoli e merletti, è qui per lavorare e portare a termine una missione. A modo suo. Il sergente di ferro, Fabio Brini, scelto da Lombardi per correre al capezzale di una Salernitana in difficoltà, non ama tanto parlare né tantomeno apparire. Gli è stato chiesto di salvare quella Serie B che lo scorso anno ha contribuito a conquistare e, con i suoi mezzi, intende raggiungere l’obiettivo. Nessuno che faccia polemica, tutti gli elementi sulla corda, nessuno che si senta scaricato, ogni componente al suo posto per dare il suo contributo, tifosi inclusi, e poi tanto tanto lavoro. E’ questa l’unica ricetta che il baffo di Porto Sant’Elpidio conosce, o almeno è quella che ritiene più importante. Ha chiesto ed ottenuto che la squadra si allenasse su un campo regolamentare, Eboli; ha posto delle regole che i calciatori devono rispettare, dalla vita quotidiana all’utilizzo del cellulare solo al di fuori delle strutture sportive; si fa consegnare i filmati relativi alle partite degli avversari e con la sua truppa studia le necessarie contromosse; prova e riprova gli schemi; impegna i calciatori anche nell’esecuzione dei calci piazzati, sui quali la Salernitana in stagione non è mai risultata incisiva. Tracciato il percorso, sta ora al gruppo seguire le sue direttive e portare fuori la Salernitana dalle sabbie mobili della classifica. Di certo c’è che da uomo di campo, Brini predilige curare ogni aspetto della preparazione della partita senza sottovalutare nulla, il tecnico di Porto Sant’Elpidio è fiducioso ed ha le idee chiare, la speranza è che nulla si intrometta sulla sua strada complicando i piani di salvezza dei granata.

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