“Bullismo e cyberbullismo, la scuola e la rete” è l’evento promosso presso la Fondazione Carisal dall’Associazione “De Jure condendo”. A confronto operatori del diritto ma anche forze dell’ordine, dirigenti scolastici, istituzioni, per ribadire l’importanza e il ruolo della “rete” tra studenti, insegnanti e genitori nella lotta al bullismo e, in particolare, al cyberbullismo, fenomeni preoccupanti non solo per la dimensione purtroppo assunta di recente, ma anche per la gravità delle conseguenze che produce sulle sue vittime. Aspetti messi a fuoco dalla psicologa Giuseppa Cinquemani e da Francesco Zanfardino dell’Ausilioteca Mediterranea Onlus, mentre sull’importanza della “sicurezza in rete” ha parlato l’ispettore di Polizia Oreste Somma. Il tema del bullismo tra le mura scolastiche è stato affrontato, invece, dalla dirigente dell’Istituto “De Caro” di Lancusi, Lucia Melillo e della prof. Maria Ferraro, referente per queste problematiche dell’istituto Autonomia 82 di Baronissi. Elemento comune di tutte le riflessioni è il concetto di rete, a cominciare dalla famiglia che deve mantenere aperte le finestre di dialogo con i ragazzi, la scuola e le altre agenzie di educazione. Ma fondamentale è anche l’interazione che si può creare con le istituzioni e le forze dell’ordine, senza preconcetti e con fiducia, per prevenire comportamenti a rischio ma anche per intervenire laddove ormai è troppo tardi, cercando di tamponare le conseguenze e di correggere gli errori in corsa. Certo bullismo e cyberbullismo meritano molto di più di una riflessione convegnistica, ma già il fatto che se ne parli tanto- ultimamente- è un segno dei tempi che cambiano. In meglio.
Bullismo e cyberbullismo: se ne parla a Salerno
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