«L’aumento repentino delle temperature e le ondate di calore sono sempre più frequenti ed hanno conseguenze importanti non soltanto per la salute dell’ambiente ma anche per quella dei lavoratori» ecco perché Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Campania chiedono alla Regione Campania di interrompere il lavoro nei campi per i braccianti nelle ore più calde della giornata. In una lettera indirizzata al Governo Regionale, i segretari generali delle tre sigle sindacali, Bruno Ferraro, Igor Prata ed Emilio Saggese, chiedomo l’adozione di «un provvedimento» per tutelare la sicurezza dei lavoratori così da non «lasciare alle singole aziende la scelta o meno di salvaguardare le lavoratrici e i lavoratori dalle conseguenze delle ondate di calore che già causano malori e incidenti mortali sul lavoro. Indubbiamente si legge nella lettera «la prevenzione è la chiave per combattere gli impatti, ma oltre a ciò, occorre agire per i settori maggiormente esposti come l’agricoltura, bloccando il lavoro nelle ore di punta e regolando gli orari di lavoro. A tal fine – concludono Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Campania – riteniamo che un provvedimento regionale, rappresenti attualmente un atto di civiltà nei confronti di migliaia di lavoratrici e lavoratori».
Caldo, stop al lavoro nei campi: la richiesta dei sindacati
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