Il Comune di Campagna potrà aggiudicare definitivamente il progetto di finanza con cui punta a realizzare un nuovo impianto di pubblica illuminazione. Il piano prevede una ripartizione dei costi tra la stazione appaltante pubblica ed il partner privato e la gestione con il pagamento di canoni. Il Tar sezione di Salerno ha respinto il ricorso con cui la Innovazione e Tecnologie, esclusa dall’assegnazione, chiedeva la revoca del provvedimento di aggiudica alla società Dervit. I giudici amministrativi della prima sezione hanno accolto le tesi dello studio Paolino-Annunziata, a difesa delle ragioni del Comune di Campagna. Il ricorso della ditta esclusa denunciava un eccesso di potere da parte dell’amministrazione comunale, che ha assegnato i lavori nonostante la Dervit avesse inserito nell’ambito dell’offerta tecnica elementi relativi all’offerta economica, violando il bando di gara. I giudici del Tar di Salerno non sono stati dello stesso avviso: respingendo il ricorso firmato dall’avvocato Marcello Fortunato ed accogliendo la tesi difensiva dell’avvocato Gaetano Paolino, i magistrati hanno spiegato che per assegnare i lavori e attribuire un punteggio alle proposte, le amministrazioni utilizzano il parametrro dell’offerta più vantaggiosa. Dunque gli elementi economici inseriti dalla Dervit nell’offerta tecnica (cioè il computo metrico dei lavori, il quadro economico d’investimento, l’analisi dei prezzi, i costi) erano funzionali alla valutazione della fattibilità dell’opera al centro del bando. Il Tar precisa che quei parametri economici non disvelavano l’entità del ribasso su entrambi i canoni (di servizio e disponibilità) che la Dervit avrebbe praticato al Comune di Campagna. Dunque non c’è stata violazione del disciplinare di gara e le censure della ditta ricorrente sono apparse come opinioni soggettive sull’operato della commissione giudicatrice.
Campagna: il Tar dà ragione al Comune su aggiudica lavori per pubblica illuminazione
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