Riaprono negozi e parrucchieri, solo asporto e domicilio per la ristorazione

Campania in arancione, non è liberi tutti

Draghi annuncia altre aperture dal 26 aprile ma la situazione contagi resta preoccupante
Alessandro Ferro

La zona arancione non è un semaforo verde. Bisogna avere sempre attenzione perché il Covid circola ancora con grande facilità e velocità e la situazione in Campania resta preoccupante. Siamo ad un incrocio, adesso è indispensabile non sbagliare strada. Il cambio di colore da lunedì nella nostra regione non è un "liberi tutti". L'allentamento di qualche misura dà un po' di respiro dopo sei settimane di zona rossa.

Bisogna vivere il periodo ben sapendo che il rischio di contagi è sempre alto ma anche con la consapevolezza che, se non peggioriamo la situazione con comportamenti sbagliati, andiamo incontro ad una fase di maggiori riaperture, come ha annunciato il premier Draghi. Da lunedì in Campania riaprono negozi, barbieri, parrucchieri, centri estetici. Bar e ristoranti continuano solo con asporto e domicilio. Scuola in presenza fino alla terza media, didattica a distanza in parte alle superiori.

Dall'altro lunedì, il 26 aprile, torneranno in Italia le zone gialle e ripartiranno molte altre attività. Ciò grazie anche alla vaccinazione in corso che, nonostante i ritardi nella fornitura delle dosi, per fine mese o inizio maggio dovrebbe aver coperto molti anziani e i soggetti fragili. Si va verso nuove aperture sempre che non peggiori la situazione epidemiologica. Draghi parla di "rischio calcolato", la speranza è che ogni italiano possa dare un contributo al superamento di questa emergenza.

Leggi anche

Adblock Detected

Please support us by disabling your AdBlocker extension from your browsers for our website.