Inoltre sul piano sociale, è stato segnalato il rischio per gli stagionali rispetto al conseguimento degli ammortizzatori sociali. Alla luce di questo, e al termine di un vertice con gli operatori del settore, l'Unità di Crisi regionale ha deciso di consentire con forme di controllo più rigorose rispetto al precedente protocollo, l'organizzazione delle cerimonie di matrimonio senza dare al momento alcuna scadenza, se non quella di un esame periodico, ogni 15 giorni con i rappresentanti del comparto, della situazione epidemiologica.
Soddisfatti i rappresentanti salernitani del comparto che, dopo i timori derivanti dall'ultima ordinanza del governatore, che avrebbe avuto ricadute, non solo sul piano economico, ma anche sanitario, condividono il nuovo provvedimento con cui si dispone che, per ogni cerimonia, gli organizzatori dovranno fornire obbligatoriamente le generalità di due responsabili, uno per le cucine e uno per le sale. Ogni cerimonia dovrà inoltre essere segnalata in anticipo all'Unità di Crisi, che a sua volta informerà le forze dell'ordine per poter effettuare controlli sull'osservanza dei protocolli già esistenti.
«Il nostro interesse, come dimostrato in questi mesi, è tenere basso il livello dei contagi, tenere sotto controllo e gestire, in maniera responsabile, le nostre imprese. Tant'è che non mi risultano chiusure di strutture ricettive o esercizi commerciali in provincia di Salerno», sottolinea il presidente di Confcommercio e Federalberghi Salerno, Giuseppe Gagliano, secondo cui non si potrebbe resistere ad un eventuale nuovo lockdown.