È vietato ogni spostamento, anche all’interno del proprio Comune, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute

Campania zona rossa: ecco cosa si potrà e cosa non si potrà fare

Torna l'obbligo di autocertificazione. Dad per secondarie, TPL al 50%. Chiusi i centri estetici aperti i parrucchieri e barbieri
Francesca Salemme

La Campania verso la zona rossa Covid. Lo è per l'Istituto Superiore di Sanità che ha dato l'indicazione sulla base dei dati raccolti dal punto di vista epidemiologico e negli ospedali (posti letto).

Ora si attende l'ultimo atto: il Comitato tecnico scientifico e la conseguente ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. Dunque, come sempre, sarà una decisione non solo scientifica ma anche politica.

Ecco, in base alle misure inserite nell'ultimo Dpcm, che cosa si può fare e che cosa non è consentito nelle zone rosse.

– È vietato ogni spostamento, anche all'interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute; vietati gli spostamenti da una Regione all'altra e da un Comune all'altro.

– Torna in vigore l'obbligo di autocertificazione.

Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L'asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Chiusura dei negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità. Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici.

Didattica a distanza per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte, quindi, solo le scuole dell'infanzia, le scuole elementari e la prima media. Chiuse le università, salvo specifiche eccezioni.

– Sono sospese tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal CONI e CIP. Sospese le attività nei centri sportivi. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all'aperto in forma individuale. Sono chiusi musei e mostre; chiusi anche teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie.

– Per i mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50%, fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico.

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