Secondo l’articolo 727 del Codice penale, è punito con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda da mille a 10mila euro chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività. Il reato scatta ogni volta che la persona che abbia la custodia dell’animale decida consapevolmente di disfarsene. Non si tratta, dunque, di un reato che può commettere solamente il formale proprietario ma chiunque abbia la custodia, cioè la responsabilità dell’animale, può commetterlo se decide di venir meno ai propri doveri e di abbandonarlo.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ci sono più di 300 milioni di cani nel mondo e il 70% sono senzatetto. Si stima che ogni anno in Italia siano abbandonati una media di 50.000 cani e 80.000 gatti, più dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti, oltre a incrementare il numero di randagi, pari già ad oltre 900.000 esemplari. La maggiore percentuale di animali abbandonati si registra nel periodo estivo, 25-30%.
I volontari della Lega nazionale che prestano servizio al canile di Salerno, ci raccontano di un aumento esponenziale del fenomeno, unito alla rinuncia all’adozione da parte di chi, in passato, aveva preso con sé un cane o un gatto…