Capone, il rinforzo usato col contagocce

Redazione

7 minuti a Modena, 18 minuti contro il Sassuolo, 5 minuti contro l’Ancona, 4 minuti a Frosinone e 9 minuti a Vicenza, bastano questi numeri per fotografare l’ennesimo mistero buffo. Quegli spiccioli rappresentano infatti il minutaggio che Gianluca Grassadonia ha concesso ad Andrea Capone. Quello che avrebbe dovuto rappresentare il colpo di mercato firmato Nicola Salerno, messo in cassaforte dal nuovo diesse già a novembre, pronto per essere gettato nella mischia sin dalla riapertura delle liste di trasferimento, si è trasformato invece in un oggetto misterioso, l’ennesimo di questa sciagurata stagione. Alla prima gara di gennaio Andrea Capone si è presentato reduce da un problema al polpaccio che gli aveva impedito di lavorare in maniera adeguata nelle vacanze di Natale. Il risultato è stato che nei 97 minuti giocati da fantasista contro il Brescia, l’ex del Cagliari non ha convinto affatto, pur non combinando disastri. Da quel match in poi, Grassadonia, che pure aveva sperimentato varie soluzioni, rilanciando i vari Millesi, Pepe e Statella, senza ottenere risultati incoraggianti, del talentuoso calciatore sardo si è letteralmente dimenticato. Capone, che pure ha lavorato nelle scorse settimane per raggiungere una condizione fisica ottimale e che è in grado di ricoprire tutti i ruoli di centrocampo, è stato impiegato col contagocce nelle ultime partite e sempre nei minuti finali, una scelta che rischia di far innervosire un giocatore che comunque vanta trascorsi in massima serie e che ha deciso di sposare la causa granata nonostante la disperata situazione di classifica della Salernitana. Ma è una scelta che boccia ancora una volta la strategia di mercato di Nicola Salerno. A questo punto, o Capone, arrivato ad un passo dalla Nazionale ai tempi del Cagliari, è diventato un brocco, oppure Grassadonia non ha ancora compreso quale sia il modo migliore per valorizzare un elemento di qualità. Di certo c’è che, in ogni caso, fino a questo momento Capone non ha potuto lasciar traccia di sé in questa avventura.

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