Caporalato, Cgil e Flai Campania: «Ennesimo colpo. Ora servono interventi per legalità in agricoltura»

Redazione

«Con l’operazione di oggi viene messo a segno l’ennesimo duro colpo al caporalato in provincia di Salerno». E’ il commento della Cgil, che plaude agli arresti ma chiede più incisività alle istituzioni.

Gli arresti di oggi dimostrano come il fenomeno del caporalato «sia ancora largamente e drammaticamente diffuso nonostante l’approvazione della legge 199 del 2016». E’ la denuncia della Cgil Campania, che parla di «mancata volontà del Governo» all’origine della mancata applicazione piena della legge contro i caporali. La norma è «frutto di anni di lotte e di sindacato di strada», ma va completata con «le misure necessarie a rendere questa legge uno strumento efficace per debellare il fenomeno e favorire un’occupazione sana e legale dei braccianti agricoli comunitari ed extracomunitari che da decenni vivono e lavorano, spesso in condizioni disumane, tra l’Agro nocerino-sarnese e la Piana del Sele».

Cgil e Flai Campania plaudono all’operazione sul caporalato condotta dai Carabinieri e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, perché «ha cristallizzato un meccanismo criminale che vede coinvolti non solo caporali extracomunitari ma anche imprenditori agricoli e professionisti. La risposta però non può essere solo e soltanto questa»- accusa il sindacato, che si appella «alle istituzioni nazionali, regionali e provinciali, affinché intervengano» attivando tavoli per «discutere di trasporto e collocamento pubblico in agricoltura (…) misure efficaci e concrete per isolare i caporali e ripristinare la legalità in agricoltura».

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