Carcere di Salerno, tra aggressioni, cellulari e droga

Ivano Montano

Un infermiere è stato brutalmente aggredito da un detenuto. L’episodio di violenza, l’ennesimo, giovedì scorso con l’energumeno che inteso sfogare la sua rabbia contro un operatore sanitario che era lì per aiutarlo e che oggi si trova per le contusioni riportate all’ospedale Ruggi, la prognosi per lui è di dieci giorni. Appena il giorno precedente, agenti di Polizia Penitenziaria avevano trovato e sequestrato cellulari e dosi di sostanze stupefacenti nella prima sezione della Casa Circondariale: in particolare, sono venuti alla luce 50 grammi di hashish già confezionati e tre telefonini di ultima generazione, perfettamente funzionanti. E’ l’ennesima volta che accade, presso il Carcere di Fuorni, decisamente più che un campanello d’allarme. L’Organizzazione Sindacale Autonoma di Polizia Penitenziaria in una nota esprime gratitudine agli agenti intervenuti con grande professionalità e determinazione ma anche preoccupazione per il reiterarsi di episodi del genere, in una struttura sovraffollata – si supera la capacità di tolleralibilità di oltre 150 unità – dove I rischi che corrono gli agenti di Polizia Penitenziaria sono sotto gli occhi di tutti.

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