È stata sedata non senza difficoltà a rivolta di ieri tra le mura del carcere di Salerno. Alcuni detenuti hanno protestato per i controlli sui pacchi portati da alcuni familiari. Agenti contusi e calma riportata solo a sera.
Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, è il primo a commentare i fatti accaduti ieri sera presso la Casa Circondariale di Salerno. «Disordini, agenti aggrediti e minacciati di morte- secondo il sindacato- alcuni dei quali hanno dovuto far ricorso alle cure del pronto soccorso». È il bollettino dell'ultima rivolta nel penitenziario salernitano. Tutto è accaduto nella serata di ieri, complice – secondo la Uil Penitenziari – «la penuria degli organici che non consente un adeguato presidio di tutti gli ambienti e gli snodi del carcere».
Come ha confermato alla nostra redazione anche la direttrice della casa circondariale di Salerno, Rita Romano, una decina di detenuti ha tentato di impossessarsi dei pacchi con generi di conforto e di abbigliamento recapitati dai familiari, mentre il materiale era sottoposto a controlli. Alcuni dei ristretti hanno forzato la mano, portandosi via i pacchi. A quel punto, l'intervento più energico della Polizia penitenziaria è stato inevitabile e per sedare gli animi si è dovuto «ricorrere al richiamo di unità libere dal servizio, il che ha consentito in tarda serata di ristabilire l'ordine.
«L'episodio desta moltissima preoccupazione – argomenta ancora De Fazio della Uil Penitenziari -anche perché la ricezione dei pacchi dei familiari è associabile all'inchiesta della Procura della Repubblica che ha messo in luce, poche settimane fa, un ingente traffico di sostanze stupefacenti e di apparecchi di telefonia cellulare all'interno del penitenziario». Il sindacato auspica «risoluzioni del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria a sostegno della sicurezza del carcere salernitano, con l'invio di rinforzi all'organico e una revisione della gestione detentiva».