Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria lancia un vero e proprio grido d’allarme sulla situazione e la sicurezza all’interno del carcere di Fuorni e chiede un incontro al prefetto Francesco Russo. L’iniziativa è promossa da Tiziana Guacci, segretario regionale SAPPE per la Campania, che ha inviato al Prefetto una nota dettagliata: “In estrema sintesi, abbiamo evidenziato le grandi criticità operative della Polizia Penitenziaria di Fuorni”. Poi, il focus sui numeri: l’organico previsto è pari a 243 unità di polizia penitenziaria, comprensive dell’organico del Nucleo che si occupa dei piantonamenti e dei trasferimenti dei detenuti. In realtà, la forza operativa è 206 unità. Su questo dato completamente disastroso si deve tener conto del fatto che vi sono 16 unità assenti a vario titolo da lungo termine. Restano pertanto in servizio 158 unità rispetto alle 206 (escluse le unità assegnate al nucleo). Circa 50 unità in meno. Tutto ciò risulta aggravato dalle varie assenze per malattia. A questi numeri fanno da contrappeso quello delle presenze riferite ai detenuti: “Per quanto riguarda il sovraffollamento, il carcere di Fuorni ha una capienza regolamentare di 399 unità ma ad oggi, ospita ben 507 detenuti di cui 290 sono definitivi. Da qualche anno, l’amministrazione penitenziaria ha deciso di “allargare la dimensione degli spazi detentivi”, consentendo all’utenza di circolare liberamente nella realtà penitenziaria. Guacci chiede, quindi, un intervento immediato al fine di ripristinare in ogni senso una situazione di legalità che ormai non c’è più da tempo. Pieno sostegno alla protesta della Polizia Penitenziaria di Salerno arriva da Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “Ci attiveremo presso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria affinchè le giuste proteste dei colleghi di Salerno trovino attenzione e conseguenti provvedimenti”.
Carcere Salerno: il grido d’allarme del Sappe
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