Altri due gravi episodi si sono verificati ieri al Carcere di Salerno: un detenuto ha dato fuoco alla sua cella, mentre un altro ha aggredito un poliziotto della Penitenziaria, cercando di soffocarlo. I fatti sono stati denunciati dal SAPPE e dalla Funzione Pubblica della CGIL. L’incendio si è verificato attorno alle 23 di ieri sera, nella sezione transito. Tiziana Guacci, segretario regionale del Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria, ha spiegato che, in poco tempo, fiamme e fumo hanno invaso la zona nei pressi della cella e solo il tempestivo intervento del personale in servizio ha consentito di spegnere l’incendio, ripristinando l’ordine e la sicurezza. “Il Sappe – sottolinea Tiziana Guacci – chiede provvedimenti urgenti: serve un direttore titolare. In una Casa Circondariale così complessa, dove si registra un grave sovraffollamento ed il personale di Polizia Penitenziaria è sottodimensionato, serve subito una nomina”. Donato Capece, segretario generale del SAPPE aggiunge che la situazione è sempre più critica a causa di una popolazione detenuta refrattaria al rispetto delle regole”. La Funzione Pubblica della CGIL, attraverso il coordinatore regionale Orlando Scocca, invece, denuncia l’episodio che si è verificato sempre ieri, ma all’ora di pranzo, quando un agente della Penitenziaria è stato afferrato alla gola da un detenuto il quale, senza alcun motivo, “lo ha sbattuto a terra lungo il corridoio della sezione detentiva ed ha messo in atto un tentativo di soffocamento”. E’ stato salvato in tempo grazie ai riflessi di un collega che ha lanciato l’allarme. Mirko Manna della FP CGIL Nazionale ha dichiarato: “E’ impensabile continuare a gestire un carcere senza un reparto adibito all’isolamento disciplinare e non si può pensare di gestire un istituto con oltre 140 detenuti in esubero rispetto alla capienza regolamentare”.
Carcere Salerno: incendiata una cella ed aggredito un agente
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