Ancora telefoni cellulari rinvenuti dalla Polizia Penitenziaria nella Casa circondariale di Salerno Lo rende noto Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del SAPPE. Gli agenti di Polizia Penitenziaria, durante una perquisizione, hanno rinvenuto due telefonini nascosti sotto una piastrella. Donato Capece, segretario generale del SAPPE, evidenzia come i rinvenimenti “fanno comprendere come l’attività di intelligence e di controllo del carcere da parte della Polizia Penitenziaria diviene fondamentale. Questo deve convincere sempre più sull’importanza da dedicare all’aggiornamento professionale dei poliziotti penitenziari, come ad esempio le attività finalizzate a prevenire i tentativi di introduzione di droga in carcere, proprio in materia di contrasto all’uso ed al commercio di stupefacenti. Ma penso anche”, aggiunge, “che la Polizia Penitenziaria debba disporre di un Nucleo di poliziotti penitenziari specializzati ed esperti nell’utilizzo e nella gestione dei droni sia in ottica preventiva che dissuasiva dei fenomeni di violazione degli spazi penitenziari o di introduzione di materiale illecito di qualsiasi natura: pensiamo cosa potrebbe accadere se un drone riuscisse a trasportare esplosivo o armi dentro a un carcere, come per altro è successo alcuni mesi fa in quello di Frosinone quando un detenuto prese in ostaggio il personale di Polizia con una pistola giunta col drone…”.
Carcere Salerno, trovati due telefoni cellulari
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