“Meglio vincere una partita e perderne un’altra che pareggiarne due”. Alla vigilia della gara con l’Ascoli Cari è stato molto chiaro lanciando un segnale preciso alla squadra e anche ai tifosi. Il tecnico di Ciampino vuole una Salernitana arrembante che giochi senza paura cercando di imporre il proprio gioco. Spazio allora a due ali offensive come Pepe e Millesi più Cozza trequartista alle spalle di Caputo. Rispetto alla partita di Piacenza di quattro giorni fa non cambia nulla dalla cintola in su mentre a centrocampo al fianco di Montervino c’è Pestrin a discapito di Soligo che resta fuori. Il più presente della Salernitana Calcio 1919 in settimana è stato provato anche sulla fascia ma Cari, come detto, ha in mente una Salernitana d’attacco quindi c’è bisogno di esterni in grado di saltare l’uomo e di poter dialogare con Caputo. Fava parte dalla panchina ma ci sarà spazio anche per lui nel corso dei 90 minuti. Tentato dal cambiare qualcosa in difesa, alla fine Cari conferma l’assetto con Galasso, Fusco, Kyriazis e Bastrini davanti a Polito. In mezzo al campo Montervino e Pestrin. Alle spalle di Caputo giocano Pepe, Cozza e Millesi. Senza lo squalificato Amoroso e l’infortunato Romeo, l’Ascoli scende in campo con il consueto 4-4-2. Pane schiera Antenucci in avanti al fianco di Bernacci. A centrocampo gli esterni sono Sommese e Giorgi, gli interni Mattila e Luci. In difesa spazio a Gazzola, Portin, Silvestri e Giallombardo. Tra i pali Frezzolini. Arbitra Pierpaoli di Firenze.
Cari vuole una Salernitana arrembante
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