Cari vuole vincere la battaglia con l’Ascoli

Redazione

Il calcio non è un gioco per signorine e, in particolare, la gara di oggi tra Salernitana ed Ascoli si preannuncia come una vera e propria battaglia. Nell’arena dell’Arechi si presenteranno 22 gladiatori e la speranza dei salernitani è che quelli che indossano la maglia granata abbiano la meglio sui guerrieri bianconeri. Il 4-4-2 ordinato e funzionale del sorprendente Pane, esordiente, contro il 4-2-3-1 che Cari, anche lui alla prima stagione in B, ha ereditato dal suo predecessore e che, nel giro di un mese, potrebbe essere abbandonato. Al di là delle soluzioni tattiche, degli schieramenti, delle capacità dei singoli, la Salernitana deve liberarsi delle paure che hanno attanagliato le gambe dei suoi calciatori nelle prime cinque giornate di campionato. E non è un caso che saranno chiamati in causa soprattutto calciatori d’esperienza, forti nella testa ancor prima che a giocare a pallone. Il trainer laziale, che in questi primi giorni sta vestendo più i panni dello psicologo e del confessore, per comprendere quali siano state le cause della falsa partenza dei granata, ha invitato i suoi ragazzi a mettersi alle spalle il passato. Il pareggio ottenuto al Garilli, non tanto per la qualità del gioco espresso, quanto per la tenuta della squadra del tecnico di Ciampino rappresenta una base da cui ripartire, ma non ci si può naturalmente accontentare. Il nuovo campionato della Salernitana è iniziato e l’Arechi deve necessariamente tornare il fortino inespugnabile d’un tempo, la roccaforte su cui, come accaduto in passato, costruire le fondamenta della salvezza.

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