Giornata di interrogatori ieri in Procura a Salerno. Convocati dal gip Alfonso Scermino e dal pm Francesco Rotondo, sono comparsi gli indagati finiti nell'inchiesta della Guardia di Finanza che vede tra i principali indagati Massimo Cariello, sindaco di Eboli, per ora sospeso dalle sue funzioni. Cariello, assistito dagli avvocati Cecchino Cacciatore e Costantino Cardiello, ha scelto la strada del confronto diretto con gli inquirenti ed ha consegnati una memoria difensiva di quattro pagine.
Poco prima era toccato a Francesco Sorrentino, direttore del I Settore Area amministrativa del Comune di Cava de' Tirreni, nonché componente della commissione del concorso pubblico per esami per il reclutamento di dieci unità di istruttore direttivo amministrativo indetto dal Comune di Cava de' Tirreni, rispondere alle domande degli inquirenti. Sorrentino, anche direttore del Consorzio farmauceutico, ha dichiarato, tra le altre cose, che non avrebbe mai accettato la richiesta fattagli da Cariello di agevolare nelle prove del concorso indetto dal Comune metelliano una candidata da lui indicatagli.
Ha invece spiegato l'iter tecnico amministrativo che ha portato al rilascio delle autorizzazioni a costruire a favore di un imprenditore di Eboli, invece, Giuseppe Barletta, responsabile delI'Area Urbanistica-Edilizia-Ambiente del Comune di Eboli.
Hanno, invece, scelto la via del silenzio, i due impiegati comunali indagati. Si tratta di Annamaria Sasso e Vincenzo D'Ambrosio, rispettivamente presidente e componente della commissione esaminatrice della procedura selettiva per titoli ed esami per la copertura a tempo indeterminato di due posti di educatore di asili nido bandito dal Comune di Eboli.
