Una presentazione in pieno stile natalizio, che sarebbe piaciuta a Peppe Natella e Mario Carotenuto. Il libello con cui si celebrano i 35 anni del presepe dipinto custodito nella sala San Tommaso del Duomo di Salerno, è accompagnato dal suono delle zampogne e dalla tradizionale novena, oltre che dalle parole del critico d’arte Massimo Bignardi, tra i primi a riconoscere la valenza non solo artistica, ma anche popolare e sociale delle sagome ritratte da Mario Carotenuto nel presepe salernitano per eccellenza in cui compaiono, dando volto ai pastori, gli stessi salernitani. Un percorso antropologico e storico, che ora si ritrova in una piccola pubblicazione illustrata dagli scatti di Corradino Pellecchia e curata dalla Bottega San Lazzaro, in occasione del secondo anniversario della scomparsa di Peppe Natella e a due mesi dalla morte del Maestro Carotenuto. Un opuscolo che intreccia le vicende personali e la passione di due grandi amici, abbracciati in modo ideale da chi era presente ieri sera nel centro storico nella sala intitolata a Natella, un museo con il meglio delle sue idee e delle sue creazioni. Il libello rappresenta un omaggio alla città di Salerno attraverso la storia di due grandi personaggi, un cadeau per la loro festa più amata, il Natale. https://www.youtube.com/watch?v=vuOfiSbuW0c
Carotenuto e Natella rivivono in un libello sul presepe dipinto di Salerno
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