Si pensa già all’edizione del prossimo anno
Tre è il numero perfetto. L’edizione numero tre del Mini Expo di Casa Betania è un insieme perfetto di valori, culture differenti ed amore verso il prossimo. E spiega bene l’attività pluridecennale dell’associazione di padre Antonio Tomay. L’aiuto nei confronti di chi è in difficoltà non conosce colori, razze o religioni. È questo uno dei principi fondanti di Casa Betania che da quasi quarant’anni dà sostegno agli ultimi. Accogliendo donne e uomini di vari continenti, come rappresentato al Mini Expo allestito presso il chiostro dei Frati Minori Cappuccini di piazza San Francesco a Salerno. Dall’est al nord Europa, dall’America del sud a quella del nord passando per l’Africa mediterranea e centrale. Un mondo e un modo unico di accoglienza grazie ai tanti volontari impegnati ogni giorno. Casa Betania ha sempre prestato grande attenzione alle ragazze madri aiutandole a superare le difficoltà. Padre Candido Gallo, per oltre cinquant’anni impegnato a dare conforto ai sofferenti e ai ricoverati dell’ospedale di Salerno, ricorda il progetto “La culla della vita“. La terza edizione del Mini Expo di Casa Betania ha colto nel segno. Perché è riuscita ad aprire il cuore della gente verso temi importanti quali l’accoglienza e l’integrazione. Siccome la perfezione, in realtà, non esiste, Casa Betania sta già pensando all’edizione dell’anno prossimo. Perché, per dirla con le parole di padre Antonio Tomay, questo “evento vuole dare spazio a tutte quelle storie conosciute negli anni e che meritano di essere promosse”.